18 dicembre 2006

Diario / 17 dicembre

Domenica prenatalizia. Che paura. Gente che assalta mezzi pubblici e strade correndo senza meta o, peggio ancora, rallentando come ebeti davanti alle vetrine imbandite. Ma non siamo in crisi economica?
A gran voce chiama il lusso, a comprare e spendere per pochi attimi di soddisfazione. Siamo diventati tutti succubi di questa grande meretrice che è la consumazione rapida dell'inutile.
Salgo finalmente sul tram, dopo aver sgomitato per entrare e farmi largo - perchè la gente rimane sempre impalata nei pressi dell'entrata, senza scorrere? - e mi fermo nel corridoio, sguardo vacuo fuori dal finetrino luccicante di stelle natalizie.
Una mamma siede comodamente con il figlioletto novenne accanto. Ormai non mi chiedo neanche più come mai le mamme non insegnino più ai loro figli che è maleducazione rimanere seduti in tram quando ci sono persone anziane accanto che potrebbero averne più bisogno. Evviva l'egoismo. Ascolto distrattamente le monosillabiche interazioni madre-figlio. "Posso giocare al gheimboi?" voce lamentosa acclusa.
Ed ecco l'interazione tipica che una donna media attua tutta la vita con i propri uomini. "No, ti ho detto che non puoi" con tono di finta pazienza, che malcela una profonda esasperazione. E lui torna alla carica "Ma dai, mamma! solo un pochino..!"
Finchè la donna cede "Va bene ma solo se fai [qualcosa che dovrebbe fare comunque per educazione]"
Allo stesso modo nel rapporto uomo/donna matura questo teatrino del "No" che poi diventa un si, nel talamo nuziale come in ogni cosa, trasformando doveri in finte estorsioni e l'educazione in merce da contrattare.

13 dicembre 2006

Poesie / Assenze

E sussurri
come se a sfiorare musica
fossero solo le note.

Ma musica sono le parole
che roteano
nel silenzio del palco.

Profondi solchi
rigano dentro l'anima
con l'armonica leggera
a sottolineare il peso.

Assenze,
nel tempo che fa stragi,
ed io
attonita
che non soffro più.

Poesie / Che sia il sole

Lasciamo che sia il sole
a colorare in noi
nuove emozioni
e d'ombre forti
come vesti cangianti
e mai stancanti
dipingiamo i giorni
veloci dell'amore.

L'alba di merli
ci farà tornare
dal silenzioso mondo
della notte
per cominciare ancora
nuovi giorni
e nuove sfide e gioie
da assaggiare.

E il sole,
nostro abile pittore,
di pioggia sfumerà
contorni duri
creando sol per noi
nuovi colori.