22 maggio 2007

Post per esercizi...

Si potrebbe creare un post nel quale poter dare consigli per perfezionare i propri componimenti poetici?
Nel quale si potessero avere consigli sull'impostazione della metrica, del verso, della cadenza e della forma stessa della poesia.
Potrebbe servire questo??
Almeno a me.... si !-)

Un saluto a tutti!!!!
Giakaos

Campagna elettorale.

Ed ecco la sfilata in maschera
manifestanti
volantini
santini.
Carta sprecata
per far girare facce di plastica
con quel sorrisino
genuino
affabile
magari imperioso
fiero
da duro e puro.
I pagliacci
si pavoneggiano davanti le moltitudini.
In posa
per mostrare tutta la loro
ieraticità
per mostrare tutta la loro
arroganza
per mostrare tutta la loro
pletoricità.
Modelli scadenti alla conquista
di un palco
di una poltrona
di un posto.
Un discorso in bocca
da ripetere fino al voltastomaco
e la maschera da Salvatore
sempre pronta per
l'apparizione.
Noi sempre lì.
In mezzo al pubblico
a guardarli.

Non mi rimproverare (A Laura)

Le tue parole mi fanno
ardere di rabbia.
Sono come un mare
in tempesta
contro la sabbia.
Mi livellano l'animo
correggono le mie ribelli curve.
Io odio
le tue filippiche assurde.
Sono come un cane randagio
che sulla tua strada hai attirato
adagio.
il pensiero di lasciarti
non mi ha mai assalito.
per amore
pur non capendoti
ti ho seguito.
Nella tua morsa di passione
sento calore.
Anche se odio la tua censura
non butterò il tuo amore.

L'anarchico.

Non vivo di regole
le conosco ma non le rispetto.
Non vivo di leggi
le osservo ma le trovo ingiuste.
Non vivo di razionalità
cerco di pensare ma
cammino d'istinto.
Sono
come un pezzo di carta
che brucia
e anzichè contorcersi abbandonato a terra
lievita e spicca allegro il volo.
Mi abbandono
alla completa libertà.

18 maggio 2007

Segnalazioni / Incontri d'autore/ Anna Lidia Vega Serova

APPUNTAMENTO IN LIBRERIA

lunedì 21 maggio 2007 ore 18:30

libreria Odradek via dei banchi vecchi 57 – Roma

Incontro con la scrittrice cubana

Anna Lidia Vega Serova

autrice di

Il giorno di ogni giorno

Interviene:

Geraldina Colotti

Sono una persona come tante altre, con le stesse paure e le stesse preoccupazioni di tutti,

con le mie ossessioni, le passioni e le fobie, piccole e grandi manie,

la stessa nudità di fronte alla morte e la voglia di essere amata in vita.

(traduzione di Silvia Di Marco)

A seguire sarà offerto il nostro aperitivo

Cuba libro

17 maggio 2007

Poesie / Lentamente Muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(
Martha Medeiros)

16 maggio 2007

Segnalazioni/Libri/Il sogno cattivo

Ci sono libri che ti entrano dentro e non ti lasciano più. Ci sono parole, frasi, che tu hai sempre pensato e ti restavano sulla punta della penna, incapaci di materializzarsi, come un gioco di prestigio mai riuscito ed ecco che, un giorno, le trovi scritte, esattamente come tu le avevi immaginate, ma da un altro. E avresti voglia di scrivere a questa persona per dirle quanto hai sentito il suo racconto, quanto fa parte di te e che non è solo una questione generazionale...Tutto questo è ciò che mi ha provocato il romanzo d'esordio di Francesca D'Aloja, già attrice e regista di documentari. " Ma non ti ricordi l'atmosfera che c'era in quegli anni? Ti ricordi come tutto sembrava girasse intorno a noi? E' stato un momento magico in cui sembrava che il potere potesse davvero finire nelle nostre mani, nelle mani dei ragazzini...Noi credevamo di poter decidere, di poter cambiare le cose...Noi avevamo un sogno!" Queste le parole che descrivono IL SOGNO CATTIVO, quello di chi ha scelto la lotta armata. La vita di Penelope Anselmi dall'adolescenza degli anni sessanta attraversa tutto il periodo storico che porta alle soglie del 2000 e proprio lei, che ha fatto dell'immobilità un'arma per combattere la vita restandone fuori, ai margini, sarà travolta da una serie di avvenimenti che le stravolgeranno l'esistenza. La disperata ricerca di Margherita, la sua migliore amica degli anni della scuola scomparsa in clandestinità alla fine degli anni 70, la porteranno ad entrare nel carcere di Rebibbia e nella vita dei fratelli Riccardo ed Emanuele Serventi, entrambi accusati di terrorismo anche se con due scelte diverse alle spalle per affrontare le loro colpe. L'autrice ha dichiarato di essersi ispirata alla vicenda dei fratelli Fioravanti, protagonisti degli anni di piombo, per caratterizzare la storia dei Serventi. E' un romanzo d'esordio molto promettente, denso di immagini e di pensieri, carico di emotività, da non perdere.

Poesie / fusi come conchiglie e mare

Ma di sorrisi
ella allagava il mondo
fino a sparirne
affranta e disadorna
Pingue dipinto
fragile
di muse
da ispirazione
facile, confuse
tra le conchiglie
e il mare.

Acqua
che non disseta
sporca di bianco
sogni lungovestiti
in raso e crini
ed ori rami e fiori

fusi
come conchiglie e mare

13 maggio 2007

Poesia / Mi sto ammalando.

Respiro a pieni polmoni
anche se l'aria
è pesante come il piombo.
Osservo con occhi spalancati
anche se la luce
filtra debolmente questa nebbia fumosa.
Ascolto a orecchie tese
anche se il rumore di questo traffico
ruggisce violento.
Accarezzo l'erba di questo prato
anche se la terra è arida
e appassita.
Assaggio il bagnato della pioggia sulle mie labbra
anche se è sapore acido.
Adattarsi è ammalarsi.

06 maggio 2007

Segnalazioni/Libri/Bilico

Giuditta Licari è una psichiatra che svolge l'attività di anatomopatologa per la Polizia criminale, una donna apparentemente tutta d'un pezzo, infallibile agli occhi dei colleghi e soprattutto con un talento sconcertante nel vedere quello che a tutti gli altri sfugge sulla scena del crimine. Ora si trova alle prese con una serie di efferati delitti che la stampa ha attribuito ad un serial killer soprannominato "il Seviziatore", che lascia sulla scena di ogni omicidio un "trailer", un indizio ben celato che preannuncia chi sarà la sua prossima vittima. Sembra tutto lineare, ma non lo è affatto. Tutti i personaggi di questo romanzo d'esordio di Paola Barbato, sceneggiatrice del fumetto Dylan Dog, sono funamboli in bilico su corde sottili che separano l'apparenza dai loro allucinanti mondi interiori, doppie personalità, giochi pericolosi al servizio del proprio egocentrismo, di una crudele curiosità che farà diventare le persone pupazzi di un teatrino degli orrori manovrato da un burattinaio pazzo che vive nell'ombra. Tutto è ingannevole: non aspettatevi un thriller che segue le linee standard del genere perchè non lo fa e questo è proprio il suo bello.