E' facile essere apprezzati e ammirati quando si mostra un'aria sempre ottimistica e positiva, felici e sorridenti ci si da al mondo con la leggerezza che tutti sono in grado di apprezzare.
Meno facile, direi difficilissimo, rimanere in leggerezza quando dentro qualcosa si agita trasformando la nostra maschera sorridente in un mascherone sfigurato e a volte insostenibile.
Ecco perchè quando mi sento giù è raro vedermi in giro, cerco di nascondermi sperando sempre che riesca a trovarmi solo chi è in grado di sopportare la trasfigurazione della bella maschera che tutti amano vedere.
Ma in realtà quando mi succede non spero mai di essere trovata, forse perchè mi pesa molto più sentirmi pesante per qualcuno: dopo anni di autoanalisi per diventare libellula tornare ad esser pachiderma non mi va proprio.
Non credo di essere unica in questo atteggiamento di difesa della maschera, ma sono sicura che tra le cose più complicate del mondo ci sia quella di tirar fuori dal buco qualcuno che soffre dentro silenziosamente, quando neanche la poesia riesce a sconfiggere quel rosicamento dell'anima che tante opere immortali ha prodotto in poeti inconsapevoli.
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