Mi domando, dove va a finire la parola quando smette di viaggiare, quando poeti stanchi smettono di replicare in versi il loro inquieto vivere? Leggere altrui emozioni fa sempre bene al cuore e quando una voce smette, anche se intanto mille fanno ciarliero un coro, pur quell'assenza rumoreggia forte, spenta.
Ancora leggo, in volo tra i meandri della rete, golosa di abbeverarmi a quei pensieri che sembrano talvolta tanto uguali a certi miei, dolori amori risa canti e rari voli leggeri e arditi, rendono i giorni un po' più saporiti e l'ora più noiosa incartano di rosa e d'ambra e miele.
Ancora, parole. Ancora per favore.
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