Vorrei piacerti. Sempre.
Scorrere sulla tua pelle, leggera ed impercettibile come l'aria, come una primavera già matura che diventa estate, in una sera. Prenderti, vento caldo, emozionarti e non lasciarti andare.
Vorrei piacere a me.
Ogni momento, essere forte, tiepida, glaciale, ardente, libera dalle passioni basse, quelle che fan tremare anche le foglie, vorrei volare in alto e ridere di gusto.
Oggi, che non mi piaccio, non ti piaccio, sono niente, come i ricordi: giacciono immobili fino a farci male, neanche le lacrime in fondo riescono a guarire. Sono malata dentro eppure vivo.
Forse, nel mio silenzio, prima o poi sparisco.
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