25 luglio 2007

Detto da me / Bacchette magiche.

Si avvicina il V-Day e ancora non ho capito (come me tanti, credo) cosa effettivamente ci si aspetta nel "v-day after", ovvero: cosa dovrebbe succedere dopo l'8 settembre? Mobilitazione di massa, certamente, facciamo vedere a tutto il mondo che se vogliamo sappiamo scendere in piazza a lamentarci.. e sottoscriviamo questa azione (finalmente UNA azione) finalizzata ad ottenere un po' di pulizia in parlamento.
La gente vuole un Che Guevara e chiama a gran voce Grillo, che ha avuto il solo merito (ma non è cosa da niente!) di dire le cose come stanno e adottare dei mezzi di comunicazione senza filtri... Ma Grillo non è nè vuole fare il politico!
Allora mi domando: chi è che dovrebbe prendersi questa grande noia o briga di entrare nella melma della politica? Dovrebbe spettare aognuno di noi, ma io personalmente non saprei neanche da dove cominciare... Ed ecco il primo inghippo della politica, copme succedeva ai tempi delle antiche abazie, quando a pochi e solo a pochi era data la possibilità di imparare la scrittura e la lettura e l'ignoranza rendeva tutti facili prede di pochi che li governavano.
Vorrei che fosse più facile entrare nel merito dell'azione politica. Non è un lavoro per pochi. Non deve esserlo. E' un lavoro che dovremmo assumere tutti, ciascuno in piccole dosi, altrimenti succede quello che sudcede ora: coloro che paghiamo perchè ci servano sono di fatto diventati i padroni. A nostre spese.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri...

1 commento:

giakaos ha detto...

Penso che il pensiero scritto sia largamente condivisibile e in maniera totale.
La Politica non dev'essere cosa per pochi e soprattutto dev'essere materia d'interesse di tutti.
Purtroppo il nodo che non si riesce a sciogliere in questi tempi, e che è il problema per il quale chi fa da classe dirigente ad un paese se la spassa nelle più indecenti maniere, è la presa di posizione che l'Induvidualismo oggi è riuscito a conquistare. Ognuno pensa troppo al potere, troppo a se stesso, troppo alla proprietà e questo ci sta autodistruggendo. Le cause come al solito sono sempre invisibili: l'aumento del benessere, l'aumento del progresso, l'ottimizzazione del tenore di vita.. Al di là di queste pletoriche risposte il problema è da cercare nella società, diventata troppo buonista, forse anche menefreghista. Ci si guarda solo se stessi per non dover prendere responsabilità altrui, per non dover prendere una posizione e per non dover essere criticabili.
E' ora di ripartire con un energico colpo di spugna, non solo in Italia, in tutto l'occidente. Bisogna capire che essere Dirigenti, Rappresentanti nel senso letterale di tali aggettivi non sta a significare "Posso farmi tranquillamente i fatti miei", ma sta a significare: Ho la possibilità di contribuire in prima persona ad aiutare la mia gente. Chiunque essa sia.
Il ruolo di Politico non dev'essere inteso come sinonimo di mafioso, ma come suo contrario!