16 ottobre 2006

Poesie / Eccomi anima

Eccomi anima annacquata
dal troppo non uso. Sporco vivere
del quotidiano impaccio
in cui si abusa di pazienza
fino a violentarla d'ulcera
nascosta.

Chi mi pretende vergine
chi schiava.
Tutti squisitamente in esclusiva
ma senza impegno.
Dov'è finito l'uomo?
Forse neanche ancora è mai esistito.

Dumque mi prendo l'anima,
l'avvolgo nel suo abito sdrucito
e guardo sorridente
il mesto niente

che tutto il mondo ancora
va cercando.

4 commenti:

Monica ha detto...

Uh....acciderbole! Brutto periodo?
Ciao! Se riesco provo a mandare qualcosa anch'io al concorso del post precedente...

Non voto a vuoto ha detto...

E' solo l'urlo silenzioso di un'anima che non è più in me.

Anonimo ha detto...

"Chi mi pretende vergine e chi schiava, tutti in esclusiva e senza impegno."

Davvero potenti le parole ... se una frase apparentemente fluida e poetica da incantare per il suo fascino in realtà riesce far male come un veleno che, parola dopo parola, ti prende dentro soffocandoti ...

Anonimo ha detto...

Anonimo, se queste parole ti fanno male forse è perchè ti scavano dentro.
E l'anima ti si sdrucisce addosso.