27 luglio 2006

Detto da me / EF Storia di un disastro

Ho deciso quest'anno di premiarmi con un corso di lingue all'estero. Londra, anzi, Hastings, ridente cittadina sulla costa che mi veniva proposta dalla E.F. Educational.
Catalogo molto convincente, prezzi relativamente contenuti, parto con il primo tentativo di iscrivermi - via internet, sito molto ben fatto- siamo agli inizi di Aprile, quando la primavera torna a riempirmi di energie e voglie di fare.

Mi giunge una simpatica email di risposta automatica informandomi che da li a qualche giorno sarei stata contattata da qualcuno per dar seguito alla mia pratica.

Passano i giorni ed io non sento nessuno. Ma sono testarda, pigra ma testarda. Così decido di superarmi, nonostante l'esperienza mi dica sempre che il buongiorno si vede dal mattino e questi disguidi potrebbero esser segno di scollegamento organizzativo. Telefono a Milano, indirizzo e telefono trovati sull'ottimo sito. Personale efficiente mi spiega che devo però rivolgermi a Roma, mia sede di competenza.

Telefoniamo a Roma, dunque. "Certo, facilissimo, mandi un fax a questo numero, con il modulo di richiesta che può scaricare da internet" (sito meraviglioso). Fatto.

Ancora giorni, che passano mentre io mi dilungo entusiasta a parlare con tutti di questo mio bel viaggio "premio" che mi impegnerà per metà delle mie ferie - ma che bello! vi rendete conto? - e che mi renderà migliore e più felice.

Pur non ricevendo conferme o la famosa documentazione che - mi avevano spiegato - doveva giungermi e nonostante non abbia ancora versato una sola lira.. decido di prenotare l'aereo, con Ryanair, per evitare di pagare chissà quanto alla fine. 120euri pagati online.

Sabato 15 luglio fa caldo a Roma
. Molto caldo. Asfalto che si scioglie sotto i miei tacchi a spillo. Ancora una volta supero la mia pigrizia e decido di raggiungere (rigorosamente a piedi, visto che con l'auto non si può arrivare fin li) piazza dei santissimi e onorabilissimi apostoli. Turisti e foto, bimbi dentro le fontane.

Raggiungo la sede della E.F. per scoprire che il personale che segue i corsi per adulti non presta servizio il sabato. Già qui l'irritazione mista a perplessità emergono prepotenti "Possibile? Gli adulti che fanno corsi all'estero .. in genere lavorano dal lunedi al venerdi, possono occuparsi di se stessi solo il sabato... e quindi sarebbe più normale che quel personale ci fosse magari il sabato e non il lunedi per esempio!?" mi dico, ma evidentemente l'"organizzazione" funziona così.

Mentre attendo con pazienza che una gentilissima signorina si occupi di me, assisto - me nolente - alle recriminazioni di una mamma infuriata che ha visto la figlia spedita anzichè nel paradiso della global comunication proposto dal sito e dal catalogo, in un diverso albergo. Nonostante cerco di non impicciarmi per non farmi turbare nel mio proposito di perseverare con il mio viaggio premio, percepisco termini forti come "pubblicità ingannevole" riferiti allo scambio senza preavviso di cui sembra esser stata vittima la figlia di qusta donna. Grazie a quello strano transfert che puntualmente fanno le mamme, non posso evitare di pensare che "Cavoli.. l'anno prossimo avrei voluto mandarci Giulia - mia figlia, 11 anni - temo che non sia il caso.."

Vedo il mio premio sempre più lontano.. ma la gentile signorina, controllata la mia pratica, mi confessa che non è in grado di dirmi niente senza l'intervento delle colleghe assenti e mi promette, dopo aver verificato i miei recapiti telefonici, che il lunedì sarò chiamata per chiarire. Io avrei anche pagato la quota di iscrizione, trovandomici. Tipo.

Inutile dire che lunedi non sento nessuno, martedi decido di inviare una email alla sede di Milano, lamentando la disorganizzazione e la totale mancanza di assistenza avuta e arrendendomi all'evidenza di dover rinunciare al mio atteso premio. Una sofferenza che mi costerà, oltre alla beffa, anche il danno di 120 euro, spesi per il biglietto, e che probabilmente non potrò farmi rimborsare.

EF mi risponde la sera stessa [che tempestività, ora eh?] sostenendo con serafica tranquillità le ragioni dei loro orari di lavoro (per carità, ognuno sceglie i propri orari di lavoro..) e rassicurandomi che la mia pratica è aperta e l'iscrizione confermata.. [peccato che tuttora io non abbia nulla in mano], che ho firmato un contratto e che quindi in caso di rinuncia ci saranno penali da pagare.

Pure.

Ho mandato un telegramma ufficiale, leggendo i caratteri corpo 5 (forse 6) con cui erano scritti i termini del contratto, per essere nei termini di legge nonostante il fatto che non avendo pagato nulla, sempre secondo quegli stessi termini, di fatto la mia pratica sarebbe stata bocciata.

Ed ora attendo. Ma ho già pagato. Con il 'premio' non avuto e soldi spesi a ufo per l'indifferente incompetenza di qualcuno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ... e se ci mandassimo qualche jena o quelli di striscia, per conoscerli meglio questi simpaticoni di E.F. Educational (che peraltro sembrano il nome di un canale televisivo di documentari per animali)?

Non voto a vuoto ha detto...

Non sarebbe per niente male.
Niente male.

Vedremo.

Anonimo ha detto...

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